Skip to content

Mente e cultura: dove nasce la cultura?

Il mio obiettivo è stato quello di studiare il rapporto tra mente e cultura. Nelle riflessioni delle teorie antropologiche e sociologiche c’è stata una ricorrente tendenza a considerare marginalmente i dati e le ipotesi provenienti dalla psicologia o, più decisamente, a rifiutare in modo chiaro il contributo dei fattori psicologici nella spiegazione dei fatti culturali e sociali. Si è sottolineata l’indipendenza della cultura e della società dalle menti individuali e la manipolazione di queste ultime da parte della società stessa. Il fatto sociale risulta quindi essere assolutamente autonomo dalla natura umana: da ciò dipende la concezione di un individuo prodotto stesso dei fattori esterni (socio-culturali); dunque la biologia è solo un aspetto marginale della sua natura. Da queste considerazioni si sviluppa una sorta di “antipsicologismo” delle scienze sociali che vede la mente umana come un semplice ricettacolo in cui entrano ed escono rappresentazioni culturali, trascurando però ciò che realmente accade all’interno della mente stessa. Da questo presupposto si è sviluppata la necessità di adottare una nuova posizione per lo studio psicologico della cultura, il cui punto di partenza è dato dalla constatazione che il luogo della cultura non è né esclusivamente esterno e dunque fuori dalla mente, né esclusivamente interno e dunque dentro la mente. In maniera diversa ma a tratti complementare numerosi studiosi del calibro di Sperber, Dawkins, Richerson e Boyd hanno fornito il loro contributo a proposito del rapporto mente/cultura. Sperber fornisce una spiegazione psicologica della cultura, sottolinea l’influenza dei processi cognitivi sulla cultura poiché essa è, sia una conseguenza che una manifestazione delle abilità cognitive umane. Ognuno dei nostri cervelli individuali è abitato da un gran numero di idee che determinano il nostro comportamento. Un’idea nata nel cervello di un individuo, può avere discendenti che le somigliano nel cervello degli altri individui. Le idee possono essere trasmesse e, nella trasmissione da una persona all’altra, si possono anche diffondere. Alcune si propagano così efficacemente che, in versioni differenti, possono finire per invadere stabilmente intere popolazioni. La cultura è fatta prima di tutto di queste idee contagiose. Spiegare la cultura significa spiegare perché e come alcune idee sono contagiose. Ciò richiede lo sviluppo di una vera e propria epidemiologia delle rappresentazioni. Dawkins ha reso popolare l’idea che la cultura sia fatta di unità, da lui denominate memi, le quali al pari dei geni, vengono riprodotte e selezionate. Egli ha adattato il modello darwinista della selezione alla cultura. La cultura diventa contagio nel vero senso del termine. L’evoluzione culturale e quella biologica sono legate da un rapporto molto stretto. Dunque gli elementi fondamentali della cultura sono le “idee”, i memi appunto, che trasmettiamo continuamente a coloro che vengono a contatto con le nostre parole. Secondo l’etologo inglese, però, i geni agiscono in modo egoista: infatti l’individuo non può interferire in alcun modo con la sua evoluzione genetica, che è come una forza alla quale non si può ribellare. Gli uomini, come gli altri esseri viventi, altro non sono che “macchine da sopravvivenza”, ovvero mezzi utilizzati dai geni per replicarsi e propagarsi secondo una logica di egoismo puro. La trasmissione culturale quindi sarebbe analoga alla trasmissione genetica in quanto, sebbene sia normalmente di tipo conservativo, può dare forma ad un certo tipo di evoluzione. In questo quadro si inseriscono Richerson e Boyd che sviluppano una teoria naturalistica della cultura interpretando in modo radicale la teoria darwiniana. Proposero una variante nota come teoria dell’evoluzione culturale basata su meccanismi di co-evoluzione geni-cultura. In particolare hanno dimostrato come biologia e cultura siano inestricabilmente correlate e come solo uno sguardo critico che le abbracci entrambe possa permettere una comprensione più approfondita della natura umana. Richerson e Boyd sostengono che l’evoluzione della cultura abbia portato a cambiamenti fondamentali nel modo in cui la nostra specie reagisce alla selezione naturale. Domandarsi se il comportamento sia determinato dai geni o dall’ambiente è privo di senso. Ogni singolo pezzetto del comportamento di ogni singolo organismo che vive sulla terra deriva dall’interazione fra le informazioni genetiche contenute nell’organismo e le proprietà del suo ambiente. La cultura combina eredità e apprendimento in un modo che non si può suddividere nella parte genetica e in quella ambientale. Gli elementi genetici della nostra psicologia modellano la cultura, allo stesso tempo la selezione naturale che agisce sulla variazione culturale ha modellato gli ambienti in cui si è evoluta la nostra psicologia. Questa dinamica coevolutiva rende i geni soggetti alla cultura e la cultura soggetta all’influenza genetica.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Introduzione Questo elaborato parte dalla volontà di trovare una risposta al quesito su quale sia l’effettivo rapporto tra individuo e cultura e dunque tra mente e cultura. L’abbinamento non è certo dei più fa- cili da osservare. Antropologia, sociologia, psicologia, biologia si interrogano da sempre su tale tematica. Osservando la nostra vita quotidiana è facile infatti rendersi conto delle strette connessioni che intercorrono tra le nostre opinioni, i nostri sentimenti, le no- stre azioni e il contesto sociale e culturale nel quale ci muoviamo. Se il tema delle interrelazioni tra lo psichico e il sociale non è certo nuovo nella ricerca psicologica, nelle riflessioni delle teorie antro- pologiche e sociologiche c’è stata nello specifico una ricorrente tendenza a considerare marginalmente i dati e le ipotesi provenien- ti dalla psicologia o, più decisamente, a rifiutare in modo chiaro il contributo dei fattori psicologici nella spiegazione dei fatti culturali e sociali. Influenti al riguardo sono sicuramente le prese di posi- zione, analizzate in seguito, sostenute da E. Durkheim a proposito dell’indipendenza della cultura e della società dalle menti indivi- duali e della manipolazione di queste ultime da parte della società 5

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Simona Giorgi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Teoria della comunicazione
  Relatore: Massimo Marraffa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 141

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

antipsicologismo
boyd
cultura
memetica
mente
psicologia
richerson
sperber

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi