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Convergenza mediale: strumento per la gestione e comunicazione di crisi

La mia tesi vuole dimostrare come la convergenza mediale, ossia la digitalizzazione dei vari sistemi di comunicazione, comporti e sia in una certa misura la causa di crisi d’impresa, ma al tempo stesso possa aiutare, accelerare, semplificare la risoluzione delle crisi stesse.
Come introduzione alle tematiche della convergenza mediale e della crisi d’impresa, nel primo capitolo viene proposto un quadro della situazione sociale, politica ed economica odierna, caratterizzata da due fondamentali fenomeni: la globalizazione e il postmodernismo, esaminati in un breve excursus storico.
Seguirà un’introduzione ai nuovi mercati virtuali, per mezzo dei quali vengono eluse tutte le barriere spazio-temporali e grazie ai quali, nella virtualità, si aprono nuove possibilità per le imprese. Le aziende fanno già uso di differenti forme di vantaggio competitivo per misurarsi con i mercati di tutto il mondo. Vengono utilizzate tutte le tecnologie che possono offrire tali guadagni, come, ad esempio, la telepresenza di Cisco System. Viene analizzata quindi la relazione tra l’impresa ed il cliente: un punto focale per l’azienda, che è rafforzata da relazioni sempre più strette, grazie agli strumenti di CRM (Costumer Relationship Management) e attraverso i valori che le marche fanno propri e che permettono a questa relazione di consolidarsi.
Allo scopo di descrivere i legami tra i media digitali e la crisi d’impresa la trattazione approfondisce separatamente le due tematiche.
Verrà valutato perciò come i media digitali trasformano la comunicazione d’impresa, analizzandoli in dettaglio. Grazie alla descrizione del convertitore anologico-digitale e digitale-analogico si potrà confrontare la televisione digitale terrestre con quella satellitare e la meccanica di funzionamento del tv-fonino, in modo da rendere il più chiaro possibile il loro convergere nella grande rete di internet. Gli strumenti comunicativi saranno osservati al fine di individuare i meccanismi della comunicazione digitale, come la velocità, con cui si inviano i messaggi o del modo di scrivere, o il passaggio della conoscenza all’interno delle organizzazioni, che avviene all’interno dello spazio della conoscenza: il ba. La conoscenza è anche condivisione e la convergenza mediale permette un’ampia condivisione di contenuti, di informazioni, infine di conoscenza.
Anche le crisi fanno parte del nostro vivere quotidiano ed anche ad esse viene dedicato ampio spazio tratteggiando lo stato dell’arte. Le crisi possono essere di diverso tipo e a seconda dell’ambito che coinvolgono si distinguono in sociali, naturali, economiche e d’impresa. Le crisi sociali coinvolgono tutta l’umanità cambiando gli equilibri nel mondo, e vanno dalla migrazione alla perdita della biodiversità, dall’introduzione degli OGM alla prevenzione sociale, fino alla violenza, alla disinformazione e molte altre di cui parlerò più dettagliatamente in seguito. Anche la crisi d’impresa prevede diverse tipologie analizzate dal crisis management che, attraverso la grammatica di riferimento di Patrick Lagadec auspica la risoluzione delle crisi, seguendo una corretta gestione e cercando di evitare i fenomeni negativi dei vasi comunicanti e del groupthink o della cacofonia. Occorrerà perciò costituire una solida unità di crisi che sappia tener testa ai media. Dopo aver passato in rassegna le caratteristiche di entrambe le tematiche vengono trattate le minacce e le opportunità, i punti di debolezza e di forza della convergenza mediale nella gestione e comunicazione di crisi d’impresa.
L’analisi SWOT ( acronimo di strengths, weaknesses, opportunities, threats) ricerca nell’uso di internet all’interno delle imprese e nel loro confronto con i propri concorrenti le minacce e le opportunità offerte, le difficoltà quindi del digital divide e i vantaggi dei moderni strumenti digitali in grado di aumentare il livello di attivazione in caso di crisi. Utilizzando ricerche tratte da riviste scientifiche si evidenziano i punti di forza e di debolezza riscontrabili nell’uso di strumenti di comunicazione digitali nelle crisi d’impresa. Si annoverano tra i punti di forza la possibilità di inviare e ricevere informazioni in tempo reale, l’uso di link verso altri contenuti o siti, mentre la sicurezza dei sistemi informatici ed informativi è paradigmatica delle debolezza.
La tesi offre, grazie a questo percorso, una chiara indicazione di come l’utilizzo dei media digitali oggi disponibili permetta di realizzare scenari risolutivi per la gestione della crisi d’impresa di tipo digitale ormai sempre più frequenti nel contesto di mercati e dell’economia globalizzata.

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4 INTRODUZIONE Siamo nell’era del digitale, in cui il world wide web è radicato nella nostra vita, i moderni sistemi di comunicazione hanno modificato il nostro stile di vita e cambiato il nostro modo di pensare, insinuandosi nel nostro linguaggio quotidiano e influenzando il nostro pensiero. La mia tesi vuole dimostrare come la convergenza mediale, ossia la digitalizzazione dei vari sistemi di comunicazione, comporti e sia in una certa misura la causa di crisi d’impresa, ma al tempo stesso possa aiutare, accelerare, semplificare la risoluzione delle crisi stesse. Come introduzione alle tematiche della convergenza mediale e della crisi d’impresa, nel primo capitolo viene proposto un quadro della situazione sociale, politica ed economica odierna, caratterizzata da due fondamentali fenomeni: la globalizazione e il postmodernismo, esaminati in un breve excursus storico. Seguirà un’introduzione ai nuovi mercati virtuali, per mezzo dei quali vengono eluse tutte le barriere spazio-temporali e grazie ai quali, nella virtualità, si aprono nuove possibilità per le imprese. Le aziende, infatti, fanno già uso di differenti forme di vantaggio competitivo per misurarsi con i mercati di tutto il mondo. Vengono utilizzate tutte le tecnologie che possono offrire tali guadagni, come, ad esempio, la telepresenza di Cisco System, che riscrive le funzioni della videoconferenza raggiungendo dettagli paragonabili all’interazione in presenza. Viene analizzata quindi la relazione tra l’impresa ed il cliente: un punto focale per l’azienda, che è rafforzata da relazioni sempre più strette, grazie agli strumenti di CRM (Costumer Relationship Management) e attraverso i valori che le marche fanno propri e che permettono a questa relazione di consolidarsi.

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Informazioni tesi

  Autore: Vincenzo Gallicchio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Pubblicità e comunicazione d'impresa
  Relatore: Patrizia Pasini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 161

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