Skip to content

Cooperazione Internazionale allo Sviluppo e Diritti dell'Infanzia: problematiche ed interventi sociali di recupero di alcune ONG nel Mondo.

"Ogni generazione deve confrontarsi con nuove sfide, una delle nostre è di imparare ad ascoltare la voce e le opinioni dei bambini".
Con questa frase, il Segretario Generale dell'ONU, Kofi Anan, ha aperto, nel Maggio 2002, i lavori dell' UNGASS dedicati all'Infanzia. E' chiaro, infatti che il futuro ed il benessere dei popoli partono dal rispetto e dalla tutela dei minori, in quanto "futuro dell'umanità". I bambini sono i soggetti più deboli e vulnerabili all'interno di qualsiasi comunità, sono i primi a soccombere in caso di calamità o di guerra, e aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale, è un dovere degli adulti ed il miglior investimento nel progresso dell'umanità. La Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, giudica i minori come la "risorsa prioritaria" delle trasformazioni sociali, e considera il loro ruolo particolarmente importante nei processi di sviluppo dei Paesi e dei Popoli di tutto il mondo. Cambiare il ruolo e l'importanza (sociale e politica) delle generazioni più giovani, è il presupposto per la costruzione di una società civile, che voglia davvero ritenersi tale. Questo è lo scopo dei progetti di Cooperazione allo Sviluppo, realizzati dall'Italia e dall' UE nei PVS e nei Paesi ad economia di transizione, grazie al prezioso contributo delle ONG. La loro capillare presenza, tanto nei Paesi-donatori, quanto nei Paesi-beneficiari, assicura una partecipazione attiva e capillare della società civile, privandola, però, di ogni fine lucrativo e di qualsiasi vincolo istituzionale rispetto alle politiche dei governi. Sono qui riportati i dati essenziali di tre casi di successo, messi in atto in tre diverse aree geografiche (America Latina, Africa, Sponda Sud del Mediterraneo), da una ONG italiana specializzata nel settore dell'Infanzia. Ricordiamo che nel solo biennio 2002-03 La Cooperazione Italiana ha realizzato 54 progetti in tutto il mondo, rivolti ai cosiddetti "minori a rischio" (bambini soldato, bambini schiavi, bambini di strada, etc.), permettendo loro di uscire dalla marginalità e di raggiungere il reinserimento sociale. Affermare, dunque, che anche i bambini hanno diritti, significa metterli sullo stesso piano degli adulti, promuovendo una vera e propria cultura, o meglio un'educazione alla legalità e all'uguaglianza di genere, non solo da un punto di vista formale, ma sopratttutto sotto il profilo materiale. Per far questo la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, si serve dello strumento normativo internazionale più importante e completo in materia , vale a dire la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia (1989): il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia (192 Paesi). Dopo quanto detto, emerge l'importanza che la Comunità Internazionale si impegni a ricontestualizzare l'ambiente sociale e a rirpogrammare l'educazione di quei minori che vivono in contetsi territoriali e sociali snaturanti, in ogni angolo del mondo, poichè solo così si sarà possibile conseguire gli 8 ambiziosi Obiettivi di Sviluppo del Millennio che gli stati si sono proposti di raggiungere entro il 2015. Parlare di Diritti Umani e di Diritto allo Sviluppo, nella società odierna, significa, pertanto, parlare di "Cittadinanza Universale", ossia della capacità di tutti i Popoli , non solo di godere formalmente di diritti, ma sopprattutto di poterli concretamente esercitar, secondo la logica di una comune appartenenza alla grande famiglia del genere umano. Il "diritto" è esso stesso espressione di solidarietà tra i Popoli, e non la solidarietà una manifestazione di diritto ("dovere di solidarietà"). Per concludere diciamo che aprire ai bambini le porte della partecipazione è un dovere degli adulti, e per essere autentica, questa partecipazione, deve nascere dai bambini stessi e dall'ascolto attento delle loro opinioni, dei loro sogni, delle loro convinzioni. Solo così, dal dialogo e dal confronto tra "cittadini-adulti" e "cittadini-bambini", sarà possibile investire su uno sviluppo sostenibile.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
INTRODUZIONE Questo lavoro parte da una considerazione apparentemente evidente ma alquanto disattesa da un gran numero di Paesi, e cioè che: il futuro ed il benessere dei popoli partono dal rispetto e dalla tutela dei diritti dei minori. Essi, infatti, rappresentano gli adulti di domani e, senza un’adeguata protezione da parte dei governi di tutto il mondo, non sarà certamente possibile conseguire gli ambiziosi obiettivi di sviluppo che gli Stati si sono proposti di raggiungere entro il 2015. È indicativo, infatti, come sei di questi otto obiettivi, noti come Obiettivi del Millennio (MDG, Millennium Development Goals), si riferiscano direttamente alla condizione dell’infanzia, sebbene anche gli ultimi due, qualora fossero raggiunti, avrebbero un impatto positivo sul loro destino. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliscono priorità globali per tutti gli abitanti del pianeta, ma in primo luogo per i bambini, ecco perché parlano di infanzia. I bambini sono i primi da proteggere. I bambini sono i soggetti più vulnerabili all'interno di qualsiasi comunità: quando scarseggiano acqua, nutrimento, servizi sociali di base e un ambiente salubre, i bambini sono i primi a soccombere. Un concetto deve essere chiaro: anche i bambini hanno diritti. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio non fanno altro che ribadire quanto da 17 anni enuncia, sotto forma di diritti, la Convenzione sui diritti dell'infanzia del 1989, ossia il trattato sui diritti umani che ha ricevuto il più ampio numero di ratifiche nella storia (192, un numero addirittura superiore agli Stati membri dell'ONU). Il mondo ha la possibilità di sconfiggere la povertà estrema, le malattie, l'inquinamento ambientale ed innalzare la qualità della vita di ogni essere umano che abita il Valeria Lo Coco - Cooperazione allo Sviluppo e Diritti dell’Infanzia 1

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Valeria Lo Coco
  Tipo: Tesi di Master
Master in IV Master Euromediterraneo. Master Universitario di II livello in ''International Business & Public Policies''
Anno: 2006
Docente/Relatore: Sergio Cipolla
Istituito da: Università degli Studi di Catania
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 128

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi