Le parole sono pietre, così Carlo Levi intitolava circa quarant'anni fa un suo libro sulla Sicilia. Le parole, infatti, lasciano un segno e costruiscono l'impalcatura sulla quale è possibile confrontarsi e condividere prospettive e idee.

L'associazione Iris, fondata da professioniste che operano in una prospettiva pluridisciplinare nel campo della salute, nei servizi sanitari, sociali, assistenziali ed educativi per pruomevere una cultura della salute, riprende questo famoso titolo per dare nome al suo convegno dell'11 dicembre, "Le parole sono pietre".

Al centro dell'incontro l'esigenza di restituire forza ed efficacia alla comunicazione verso le donne nel trattare la "fisiologia della nascita". Per quanto infatti si siano moltiplicate le occasioni di formazione e informazione attorno al tema della gravidanza e del parto, paradossalmente appare più difficile entrare in empatia con il mondo femminile: l'assistenza sempre più tecnologica al concepimento ha modificato il rapporto tra donne e medici, tra donne e ostetriche. Non più caratterizzato dalla fiducia, la comunicazione in questo rapporto rischia di trasformarsi in un gioco di pregiudizi e diffidenze.

L'incontro si propone come punto di partenza per risolvere queste dimensioni negative, in quanto, sostengono le organizzatrici, "lasciarsi prendere dal negativo non può mai costituire una soluzione".

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