Urlich Beck è un sociologo tedesco nato il 15 maggio 1944 a Stolp, allora cittadina dell'Impero tedesco nazista ed ora parte della nazione polacca. Fino al 1966 condusse i suoi studi, principalmente rivolti alle scienze sociali (sociologia, filosofia e teoria politica), a Monaco di Baviera. Nel 1972 consegue il Dottorato di Filosofia e comincia subito dopo a lavorare come ricercatore sociologico. Qualche anno più tardi, nel 1979, comincia la sua carriera accademica, che si rivelerà in seguito molto brillante, come “university lecturer” e subito dopo riceve l'incarico come professore presso l'Università di Munster (fino al 1981) e di Bamberg (dal 1981 al 1992). Il 1992 è l'anno del primo ruolo di prestigio: Beck diviene infatti professore di sociologia e direttore di istituto della Ludwig Maximilians Universitat di Monaco. Dal 1995 al 1998 è stato Research Professor presso l'Università di Cardiff e dal 1995 al 1997 lavorò con la Commissione istituita dal governo tedesco sui cambiamenti futuri che le società attuali avrebbero dovuto affrontare. Ad oggi, oltre ad aver mantenuto l'incarico presso l'Università di Monaco, è anche British Journal of Sociology Professor presso la rinomata London School of Economics, centro di studi molto attivo nelle scienze sociali che annovera diversi sociologi di fama mondiale (fino al 2003 il direttore di istituto è stato
Anthony Giddens). Gli interessi principali degli studi di Beck si concentrano sulle caratteristiche strutturali delle società contemporanee. Nei suoi lavori i concetti chiave sono “rischio”, “individualizzazione” e “modernizazzione riflessiva”. Il più noto è il primo di questi strumenti teorici: molto diffusa è infatti la sua opera dove analizza gli effetti sociali del ruolo sempre maggiore giocato dal rischio all'interno delle società contemporanee. Non a caso parla di società del rischio, sostituendo le vecchie e nuove definizioni sociali sulla base di valori economici (società del consumo, società post-industriali) per definire le attuali organizzazioni sociali, caratterizzate appunto da una costante presenza del rischio, concetto che si differenzia dalla fatalità in quanto opera dell'uomo e dello sviluppo della tecnologia. L'interesse del sociologo non si concentra solamente sulla teorizzazione della modernità (dove, coniando il termine di seconda modernità, è più vicino a considerare i tempi attuali come una radicalizzazione delle caratteristiche della modernità, piuttosto che un loro superamento) , ma esplora anche questioni di sociologia dell'ambiente (ramo disciplinare sempre più approfondito anche a seguito degli ultimi sviluppi attorno al clima e al dibattito scientifico), delle ineguaglianze sociali e delle nuove condizioni del lavoro nel contesto del capitalismo globale. Riguardo quest'ultimo punto, Beck alla luce del declino dei poteri dei sindacati e del crescente ricorso a strategie flessibili nel mercato della produzione e del lavoro ha elaborato una teoria centrata sul concetto di “cosmopolitismo”, ossia uno sguardo di apertura radicale verso le interdipendenze globali (risorsa e rischio simultaneamente) per non rifugiarsi in sorpassati nazionalismi, ma piuttosto per farsi promotori di un mondo migliore, dove migliore è declinato in termini di solidarietà tra i popoli. Ad oggi, dunque, Beck rappresenta certamente uno dei sociologi più affermati e impegnati nella lettura e interpretazione delle dinamiche e dei cambiamenti che le nostre società attraversano nell'epoca della globalizzazione e del rischio: una lettura, la sua, che raramente non si impone per la sua profondità e originalità nel sottolineare aspetti che spesso all'occhio passano inosservati. Tra le sue opere di maggiori importanza: Modernizzazione riflessiva. Politica, tradizione ed estetica nell'ordine sociale della modernità, in collaborazione con
Anthony Giddens e Lash Scott (edizione italiana pubblicata nel 1999); Che cos'è la globalizzazione. Rischi e prospettive della società planetaria (ed. it. 1999); La società del rischio. Verso una seconda modernità (ed. it. 2000); Il lavoro nell'epoca della fine del lavoro. Tramonto delle sicurezze e nuovo impegno civile (ed. it. 2000); Il manifesto cosmopolitico (ed. it. 2000); La società globale del rischio (ed. it. 2001); Sull'orlo di una crisi. Vivere nel capitalismo globale, in collaborazione con
Manuel Castells e
Richard Sennett (ed. it. 2004); Lo Sguardo cosmopolita (ed. it. 2005). di Manuel Antonini Risorse:
Intervista di Ulrich Beck per il sito INSAPIENS.IT
Intervista di Ulrich Beck per l'Avvenire
Recensione a cura di Massimiliano Panarari dell'ultimo libro di Beck, Lo sguardo cosmopolita
”Mucca pazza” e la società del rischio globale di Ulrich Beck
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