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Immigrazione e sicurezza in Italia
La nuova edizione del libro del prof. Barbagli sul rapporto tra immigrazione e sicurezza. Un libro politicamente non corretto, che aiuta a osservare i due fenomeni con equilibrio e conoscenza, al di là di allarmismi politici e mediatici

[17/10/2008]

A cura di Manuel Antonini

Il professore Marzio Barbagli, tra i nomi più in vista della sociologia italiana contemporanea, ha dato alle stampe con la casa editrice il Mulino la nuova edizione della sua ricerca, ormai decennale, sul rapporto tra immigrazione e sicurezza, dal titolo Immigrazione e sicurezza in Italia.
Sono passati ormai dieci anni, infatti, da quando uscì la sua prima pubblicazione sul rapporto tra immigrati e reato, destando già allora grande imbarazzo in quanto la tesi sostenuta dall'autore era che nei dieci anni precedenti i reati commessi dagli immigrati fossero aumentati. Una tesi, come è stata definita, "non politicamente corretta".
Un lavoro che nel tempo, però, è andato affermandosi sia negli ambienti accademici sia in quelli istituzionali per l'accuratezza dei dati raccolti e l'ampia portata della documentazione presentata.

In questa nuova edizione, il tema di ricerca, affrontato attraverso una prospettiva imparziale, resta sempre lo stesso: quali e quanti sono i reati commessi dagli immigrati (soprattutto irregolari, ma anche regolari), in Italia? Sono giustificate le visioni allarmistiche date in pasto alla società civile da politici e mezzi di informazione?
In questo periodo di crescente preoccupazione sociale, mentre sono appena stati varati nuovi provvedimenti in materia di sicurezza, Barbagli affronta nel suo nuovo libro in particolare tre questioni che dividono i cittadini e le parti politiche: gli effetti della Bossi Fini (è stata un fallimento o ha contribuito a contenere il flusso dei clandestini?); le conseguenze, sul piano delle attività illecite, dell'allargamento a Est dell'Europa, soprattutto dopo il 1° gennaio 2007 (è davvero giustificato l'allarme nei confronti di rumeni e rom?); come funziona, o non funziona, il meccanismo delle espulsioni e perché.

Tre questioni centrali che investono il dibattito di ogni giorno, spesso appoggiandosi all'emotività del momento, piuttosto che a un'attenta osservazione empirica del fenomeno migratorio.
L'opportunità dunque di avere dati aggiornati, inediti e, soprattutto, accurati è una buona base di partenza per osservare i problemi della sicurezza sociale con più equilibrio e, quindi, con maggiori possibilità di trovare misure efficaci, al di là dell'allarmismo mediatico.


Immigrazione e sicurezza in Italia
Marzio Barbagli
ed. Il Mulino
pp. 248, 15,00 €
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