Definizione di "Funzionalismo", canale Sociologia

Un insieme di elaborazioni teoriche sviluppatesi a cavallo del ‘900, le quali hanno assunto per diversi anni una posizione dominante tra le teorie sociologiche e antropologiche del XX secolo.

Nel funzionalismo la società è concepita come una struttura caratterizzata da un insieme di parti interconnesse tra loro. Nessuna di esse può essere compresa se isolata dalle altre, ma solamente all’interno della struttura sociale e nella loro interdipendenza. Le relazioni che intercorrono tra le parti della società sono di tipo funzionale, ovvero ogni elemento svolge un particolare compito che, unito a tutti gli altri, concorre a creare e mantenere funzionante ed in equilibrio l'apparato sociale stesso.

La società è dunque considerata come un corpo formato da diversi organi interconnessi fra loro e tutti funzionali al mantenimento della società stessa.
Punto cardine, per il funzionalismo, è l’esistenza di uno stato di equilibrio nella società, che si ha quando ogni parte svolge correttamente il proprio compito. Quando interviene un cambiamento all’interno di una delle sue parti, si genera nella struttura sociale un disequilibrio che è compensato da un processo di adattamento delle altri parti, finanche una loro riorganizzazione.

Il concetto di processo è un secondo elemento centrale nelle teorie funzionaliste. Il funzionalismo considera, infatti, l’equilibrio come un fattore dinamico derivante da un processo delle parti che permette e concentra il mutamento sociale.

Come è evidente, la teoria funzionalista fu influenzata dagli studi delle scienze biologiche sui modelli organici che a fine XIX secolo andavano sviluppandosi.

I principali autori di riferimento furono A. Comte, H. Spencer, V. Pareto, E. Durkheim, B. Malinowski e R. K. Merton.