Le migrazioni umane, la questione ambientale, le nuove tecnologie e tutto ciò che oggi sta abbattendo e trasformando la percezione tradizionale delle categorie di tempo e spazio, ha aperto una nuova pagina della storia dell'Umanità e ha posto le premesse per una nuova consapevolezza individuale e collettiva, che abbracci ogni forma di differenza in una visione olistica, attraverso politiche di integrazione non conformiste.

La grande sfida di realizzare una nuova coscienza multiculturale richiede il ricorso a tutti gli strumenti della conoscenza e della creatività umana, data la complessità delle problematiche in gioco: politiche, economiche, culturali, sociali, biologiche, psicologiche, ecc.

Pertanto, la creazione di una società multietnica, tollerante e rispettosa delle differenze e delle minoranze, passa anche attraverso l'analisi e la comprensione del cammino evolutivo, biologico e culturale, che ha portato allo sviluppo, nell'uomo, del pensiero "a lungo termine".

Inoltre, il problema di una maturazione della coscienza collettiva, adeguata alle nuove necessità e realtà mondiali implica un processo di crescita individuale ed una riflessione sul tema dell'Identità, dell'Alterità e sul possibile rapporto di integrazione tra questi due poli.
Solo riconoscendo, analizzando e valorizzando le differenze e la complessità si impara a conoscere, accettare ed apprezzare l'Altro e se stessi.

L'approccio educativo per formare alla diversità deve dunque essenzialmente basarsi sull'interdisciplinarietà1 intesa come ponte tra quelle discipline, come la psicologia sociale e transculturale, la biologia umana, l'antropologia dello sviluppo e la sociologia, che più sono coinvolte nella riflessione scientifica sulle cause, conseguenze e implicazioni della multiculturalità.
La metodologia formativa del programma di formazione transculturale2, oltre a fondarsi su una solida base scientifica deve essere anche interattiva ed "esperenziale".

Un tale programma dunque dovrebbe offrire3:

- corsi di formazione, di sensibilizzazione e aggiornamento rivolti agli operatori sociali (assistenti sociali, educatori, insegnanti, volontari), che operano nell'ambito della multiculturalità, anche in situazioni di grave disagio;

- corsi di sensibilizzazione di educazione alla differenza e alla transculturalità rivolti a soggetti adolescenti e/o giovani adulti italiani e/o immigrati;

- corsi di sensibilizzazione di educazione alla differenza e alla transculturalità rivolti a settori della popolazione che interagiscono con la realtà dell'immigrazione (volontari, educatori, insegnanti, cittadini);

- corso di formazione alla transculturalità rivolto a insegnanti.


Note bibliografiche
1Becchi E., Problemi di sperimentalismo educativo, Armando, Roma 1969
2 Colicchi E., Linee di una teoria dell'educazione, Herder, Roma 1984
3 Canevaro A., Fondamenti di pedagogia e didattica, Laterza, Roma-Bari 1993

Anna Pascuzzo
Articolo tratto dalla tesi Ruolo dell'educazione nella formazione alla diversità