Dall’11 al 13 aprile in Fieramilano city, come ogni anno apre i battenti “Fa’ la cosa giusta!”, la più importante fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Italia, organizzata da Terre di mezzo, giornale ed editore di strada.

In 17mila mq saranno ospitati 500 espositori, tra produttori locali, cooperative sociali, botteghe del commercio equo, ong e agricoltori biologici, associazioni di turismo responsabile, eco-prodotti e tanto altro ancora. Come sottolineano gli organizzatori, però, la fiera non è solo occasione per conoscere espositori, progetti e servizi, ma anche un luogo di festa e socialità. Uno spazio di colore e incontro, come Marco Aime descriveva i mercati africani.

Il tema della sezione speciale di quest’anno è “Dire, fare...Abitare”, un ricco e innovativo insieme di proposte responsabili per l’abitare: progetti, politiche, beni e servizi il cui denominatore comune è la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Si rifletterà , dunque, sulle difficoltà dell'abitare in Italia, dai costi elevati delle case ai disagi per alcuni gruppi sociali (giovani, immigrati, disabili), fino alla necessità di politiche ambientali e urbanistiche. Il programma culturale, organizzato in collaborazione con la Rete Lilliput e Insieme nelle terre di mezzo Onlus e con la consulenza del Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, prevede conferenze, workshop e spettacoli sui problemi e sulle soluzioni in materia abitativa.

Un'altra novità è l'introduzione della sezione CRITICAL FASHION, dedicata alla moda sostenibile e ideata in collaborazione con Isola della Moda: un contenitore–laboratorio nato per riunire diverse produzioni indipendenti, legate dal concetto di auto-produzione e riciclo/riuso.
L'idea di realizzare una sezione di Critical fashion, spiegano gli organizzatori, nasce dalla consapevolezza che anche nella moda, settore apparentemente poco incline alla sostenibilità, si può produrre e consumare in modo responsabile. E proprio Critical fashion sarà un assaggio della sezione speciale di Fa' la cosa giusta! 2009, dedicata apunto alla moda sostenibile.

L’occasione della fiera è un importante momento dove riflettere su stili di vita diversi e ispirati a modelli alternativi rispetto a quelli economicisti dominanti: il paradosso, se si vuole, è proprio l’affermare tali modelli attraverso il luogo sacro dell’economia, ossia il mercato stesso, la fiera appunto. Tuttavia, attraverso gli studi di economisti ai margini del mainstream economico, quali Polanyi, Caffè, Illich, Latouche e molti altri, abbiamo compreso come l’istituzione del mercato occidentale sia solo una forma storica del rapporto tra società ed economia, dove la seconda esce dalla prima (disembedded) e afferma i suoi valori su di essa. Esistono, infatti, realtà storiche e attuali dove il rapporto è capovolto, dove la dimensione sociale si afferma ancora sulle relazioni economiche, secondarie e funzionali. Il tradizionale mercato africano studiato da Marco Aime ne è un esempio e “Fa’ la cosa giusta!” cerca di trarne ispirazione per affermare un idea di futuro a metà via tra la nozione di sviluppo umano proposta da studiosi quali al Hulaq e Amartya Sen e la sfida radicale della decrescita, progetto politico e utopico avanzato da Serge Latouche.

E proprio in questa ultima chiave, “Fa’ la cosa giusta!” può essere l’occasione per rafforzare la consapevolezza collettiva e non lasciare che la possibilità dell’alternativa resti solo una traiettoria di rivolta individuale: una sfida che forse va oltre gli intenti dell’organizzazione, ma che proprio nella sua inconsapevolezza diviene ancora più efficace. “Fa la cosa giusta!” da sola non cambierà il mondo (non me ne vogliano gli organizzatori), ma di certo rappresenta un momento per capire che progettare il mondo è possibile, che su di esso si può riflettere, fantasticare e scegliere. Che un’alternativa è solo una questione di scelta. E di immaginazione.

Manuel Antonini

Per consultare il calendario degli eventi e per ricevere ulteriori informazioni è possibile consultare il sito