La realtà virtuale è uno dei più potenti strumenti di conoscenza che la tecnologia ci mette a disposizione in questa fine del millennio. I vecchi modelli del conoscere, dell'apprendere, del sapere, sembrano non rispondere più a tutte le necessità di una società che cambia a ritmi vertiginosi, grazie allo sviluppo tecnologico. L'espansione di Internet ha infatti introdotto nuovi modelli di comunicazione, ha creato modalità d'interazione che si differenziano drasticamente dalla tradizionale comunicazione face to face.
Nei contesti formativi, la rete costituisce la più grande occasione di rilancio, sviluppo e cambiamento nell'assetto delle strutture preposte alla gestione e alla circolazione della conoscenza e del sapere.
Il concetto del sapere, chiamato in causa dallo sviluppo dell'apprendimento in ambiente Internet può essere definito facendo riferimento ad alcune metafore molto note e generalmente condivise. In particolare ci si riferisce ai seguenti concetti metaforici:

• Il sapere-flusso, cioè "un sapere in continua trasformazione e ridefinizione, come immagine da privilegiare rispetto a quella di un sapere gerarchicamente ordinato, predefinito e preconfezionato"1.

• Il reticolo di conoscenze, come metafora che meglio si incontra con gli esiti degli studi più recenti e più accreditati sulla struttura del cervello, rispetto alla concezione lineare, ormai incredibilmente vecchia, propria di termini quali unità didattica o programmazione curricolare.

Facendo riferimento ai due concetti espressi precedentemente, si può considerare Internet come un sistema caratterizzato dall'apertura perché il flusso del sapere rifiuta la chiusura, gerarchica e predefinita, dei campi e degli elementi significativi di un percorso di conoscenza. Quest'ultima è dinamica perché la metafora della struttura reticolare sta proprio a rappresentare l'esigenza di un'interpretazione in continua trasformazione del sapere, con nuovi nodi e nuove relazioni e successive ridefinizioni dei nodi e delle relazioni già presi in considerazione. Nel Web l'attitudine alla ricerca è la disposizione personale necessaria a ritrovare l'orientamento, a mantenere la rotta nelle navigazioni plurime all'interno delle tante reti della conoscenza, dentro e fuori la rete delle reti. "Il termine rete assume un senso metaforico»"2, evocando un atteggiamento polemico nei riguardi di modelli (strutture, organizzazioni, relazioni) ispirati a gerarchizzazione, linearità, dipendenza, chiusura, omogeneità, staticità, esaustività.

I modelli che si ispirano alla rete sono per necessità scarsamente controllabili dall'alto, meno prevedibili, più indeterminati, più aperti al cambiamento, più orizzontali, più orientati alla trasversalità, all'integrazione, alla trasformazione, alla polidimensionalità. La conoscenza on line quindi è aperta, non ha limiti, è svincolata dai limiti spaziali e temporali e non si esaurisce mai.

Note bibliografiche
1 R. Maragliano, Pedagogie dell'e-learning, Editori Laterza, Bari 2004
2 A. Calvani, Educazione, comunicazione e nuovi media. Sfide pedagogiche e cyberspazio, Utet, Torino 2001

Rosalia Conti
Articolo tratto dalla tesi L'intelligenza collettiva passa per il Web?