Educazione e media: vocaboli che costantemente vengono arricchiti di nuove accezioni, che creano dibattiti e provocano interrogativi soprattutto se li si evoca in uno stesso discorso. Il fatto che l'educazione debba interrogarsi sul loro ruolo è ormai un dato accettato che Masterman1 sottolinea ricorrendo a tre semplici dati: essi occupano gran parte del tempo sociale dei soggetti in età formativa, i mercati li prevedono tra le competenze del personale che si apprestano ad assumere, la scuola lascia registrare nei loro confronti un certo disagio.

Più precisamente la necessità di un'educazione ai media si evidenzia per2:

• il consumo elevato di media e la saturazione cui siamo giunti;

• la portata ideologica dei media e in modo particolare della pubblicità;

• la comparsa di una gestione dell'informazione nei più diversi organismi (agenzie governative, ministeri, partiti politici…);

• la crescente penetrazione dei media nei processi democratici;

• l'aumento dell'importanza della comunicazione visiva e dell'informazione in tutti i campi;

• l'esigenza da parte dei giovani di essere formati per capire la loro epoca;

• la crescita nazionale e internazionale della privatizzazione di tutte le tecnologie dell'informazione.


La necessità, perciò, di studi e ricerche sull'educazione ai media si fa sempre più urgente. Secondo Calvani si pone pure l'esigenza di una definizione di un'area di speculazione che comprenda la globalità dei problemi educativi che si pongono in una società pervasa dai media.
L'autore propone di denominare "pedagogia dei media" l'intero settore delle problematiche educative connesse all'uso dei media in contesti formativi: vengono inclusi anche l'insieme dei diversi indirizzi della ricerca educativa interessati al rapporto tra media ed educazione.

La pedagogia dei media si articolerebbe, sempre secondo Calvani, in tre modalità principali: educazione nei, ai, con i media. La Media Education vedrebbe il suo ambito principale nell'educazione ai media, l'Educational Technology (ingegneria di supporto dei dispositivi e media, canali di trasmissione, hardware, ambienti software…) nell'educazione con i media (versante applicativo) e l'Ecologia dei media (l'attenzione è puntata sul soggetto e sulle modalità di fruizione) nell'educazione nei media.
Quella di Calvani è una proposta di sistematizzazione dei concetti che circolano nei discorsi su educazione e media: qualunque siano le opinioni personali, ciò che sembra importante è la necessità di dialogo tra i diversi settori che si occupano dell'argomento.
Occorre convergere verso una visione d'insieme, favorendo una maggior condivisione delle esperienze particolari.

Note
1 Masterman L., A scuola di media. Educazione, media e democrazia nell'Europa degli anni '90, (traduzione di P.C. Rivoltella), La Scuola, Brescia, 1997, pp.5-6
2 Gonnet J., Educazione, formazione e media, Armando, Roma, 2001, p.35

Simona Agodi
Articolo tratto dalla tesi La Media Education come opportunità educativa per i disabili: un'indagine nei Servizi della provincia di Como