Secondo il Dossier Statistico Immigrazione 2007 di Caritas/Migrantes i minori rappresentano il 18.4% sul totale degli stranieri soggiornanti in Italia.
Focalizzandoci sul Nord, possiamo rilevare situazioni differenziate da provincia a provincia: ad esempio in Lombardia, si passa dal 27% dell'area di Cremona e Varese al 18% del milanese. A Milano, infatti, quasi 1 minore su 5 è figlio di genitori stranieri (34.575 sono i minori stranieri e 150.931 gli italiani).

Si stima che i nati da genitori entrambi stranieri fossero il 9% dei nati in Italia nel 2005, mentre i nuovi nati in famiglie dove almeno un genitore non è italiano hanno rappresentato il 3,7% sul panorama delle nascite in Italia. Questi ultimi, nel corso della loro crescita, necessiteranno di accompagnamento e riconoscimento, tanto quanto i figli dell'immigrazione tout court, poiché dovranno probabilmente scontrarsi con problematiche relative a difficoltà relazionali, sulla propria identità e appartenenza, inclusa la difficile decisione di come conciliare più appartenenze.
L'universo minorile straniero si concentra nella fascia tra i 6 e i 16 anni. Gli studenti stranieri, infatti, sono in aumento nelle scuole di ogni ordine e grado e per questo la scuola ha un ruolo centrale sia come istituzione che ha relazioni con i minori e le famiglie straniere, sia come luogo di socializzazione, educazione e formazione alla cultura e ai valori. La scuola è sempre più un luogo complesso, caratterizzato da varietà culturale, dinamiche relazionali complesse ed eterogenee, tra stranieri e italiani, ma anche tra stranieri e stranieri. E' il terreno in cui si incontrano infiniti sistemi culturali e dove gli stranieri possano riscattare la propria condizione subalterna, con una vera e propria integrazione attraverso l'interazione.

A Milano l'aumento rapido e continuo della componente minorile dell'immigrazione è dovuto da almeno due dinamiche di diversa ed ampia portata, che sono: il radicamento di flussi migratori a "dimensione familiare" caratterizzato dall'arrivo costante di membri della famiglia e dalla continua formazione di nuclei; e la transizione verso progetti migratori di carattere familiare di gruppi nazionali un tempo caratterizzati da un'immigrazione temporanea di single.

Francesca Buzzi
Tulumanya - Favole e leggende peruviane come strumento di mediazione interculturale nella scuola primaria