Il tema del multiculturalismo è divenuto centrale nel dibattito di diverse discipline poiché la convivenza di culture differenti nell'epoca della globalizzazione pone delle sfide senza precedenti.
Tra le conseguenze più evidenti dei processi di globalizzazione nella società contemporanea vi è la crisi delle tradizionali categorie di appartenenza sociale e l'emergere di categorie più complesse e instabili. La crescente mobilità, le massicce migrazioni, il configurarsi di nuove realtà nazionali e sopranazionali comportano una profonda trasformazione delle appartenenze culturali, territoriali e politiche.

Abbiamo visto infatti come l'indebolirsi dei modelli culturali e istituzionali tradizionali, l'ampio accesso a significati diversi, reso possibile non solo attraverso i media ma anche dalla contaminazione culturale avvenuta grazie all'incontro di popoli, e il diffondersi di molteplici possibilità di scelta a seguito della crescente individualizzazione, abbiano messo in crisi il concetto di identità.

Il problema fondamentale del multiculturalismo, a mio parere, sembra essere proprio la questione dell'identità, poiché le appartenenze identitarie sono obbligate a ripensarsi e a trovare nuove forme di rappresentazione; usando le parole di Vincenzo Cesareo1, diventa sempre più difficile "mantenere spazi chiusi e omogenei" e "gli stessi paesaggi umani all'interno del nostro pianeta" necessitano di essere ridisegnati.

La globalizzazione, piuttosto che portare uniformità e omologazione, ha messo in evidenza le differenze, realtà prima soffocate trovano lo spazio per emergere e per pretendere di essere riconosciute.

La diversità diventa quindi una dimensione da comprendere e con cui convivere.
Importante è qui evidenziare come "pur se è innegabile che il fenomeno migratorio imprime al processo di incontro tra le culture una particolare spinta, la maggiore vicinanza dell'altro non dipende, tuttavia, solo dalla multietnicità e dalla multiculturalità", ma in maniera forte, anche "dalla convivenza di stili di vita differenti, che provocano il moltiplicarsi dei significati e delle esperienze delle persone."2 L'altro non è solo colui che proviene da un altro luogo e da un'altra cultura, lo straniero, ma è anche colui che vicino a noi aderisce a modelli di comportamento diversi dai nostri.

L'incontro con la diversità e con l'altro si presenta quindi come particolarmente pervasivo e multidimensionale.


Note bibliografiche:
1 V. Cesareo, L'Altro. Identità, dialogo e conflitto nella società plurale, Vita e Pensiero, Milano, 2004, p. 9.
2V. Cesareo, op. cit.

Articolo tratto dalla tesi di Valentina Bertuol, Moda e multiculturalità: il ruolo del vestiario nei processi di inclusione ed esclusione sociale. La tesi partecipa al progetto Babele.