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Internet e le pubblicazioni scientifiche. La Journals Crisis e la comunicazione tra scienziati

La circolazione del sapere tra scienziati è una condizione essenziale per l’esistenza del sistema scienza. Uno degli strumenti comunicativi più usati nell’ultimo secolo dagli scienziati è l’articolo scientifico pubblicato su di una rivista periodica specialistica dotata di peer review. Dalla seconda metà del 1970 in poi i prezzi per gli abbonamenti alle riviste cartacee sono aumentati in maniera più che proporzionale rispetto all’inflazione. Il crescere continuo dei prezzi delle riviste si è associato alla concentrazione delle testate editoriali in poche ed enormi case editrici. Questa situazione, chiamata comunemente Journals Crisis, ha creato una situazione di mercato privilegiata in cui la domanda, rappresentata principalmente dalle biblioteche e dagli istituti di ricerca, si trova costretta a subire gli aumenti di prezzo delle riviste il cui acquisto è essenziale per i ricercatori e per la ricerca. Le biblioteche hanno visto diminuire perciò il numero di testate acquistabili, dato il crescere continuo dei prezzi e del numero di pubblicazioni a fronte di una generale impossibilità ad aumentare i fondi.
Si è creata così una situazione di crisi che vede coinvolti sia gli scienziati, principali fruitori degli articoli scientifici, sia le biblioteche come organizzazioni elette nello svolgere il ruolo di acquisizione ed archiviazione del sapere scientifico in particolare.
A questa crisi si è tentato di porre rimedio con l’introduzione di un nuovo mezzo di comunicazione che permette di aumentare la velocità di comunicazione: il mezzo elettronico e la rete Internet in particolare.
Con la diffusione del mezzo elettronico sono nate numerose iniziative volte a superare la Journals Crisis. Gli argomenti di discussione legati alla Journals Crisis sono aumentati e si sono affinati col tempo, al pari delle iniziative promosse.
Tali iniziative sono state da noi riassunte in due filoni principali:
Il primo è definibile come Free Access, che si rifà al famoso archivio elettronico liberamente accessibile ArXiv ed ha come scopo l’archiviazione online di articoli scientifici. Altri archivi accessibili gratuitamente possono essere considerati PubMedCentral o BioMedCentral.
Il secondo filone consiste nella creazione di riviste scientifiche dotate di un formato solamente elettronico in modo da sfruttare l’economicità del mezzo.
Ma a fronte di questo cambiamento, qual è l’atteggiamento degli scienziati? Abbiamo condotto una serie di interviste in profondità a dodici ricercatori di Matematica e Fisica dell'università di Trento e un'analisi della letterature esistente per comprendere megli i possibli mutamenti futuri nella comunicazione tra scienziati.

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4 INTRODUZIONE Con il presente lavoro si intendono affrontare i cambiamenti che investono le pratiche comunicative diffuse tra gli scienziati. Il particolare tipo di comunicazione che prenderemo in esame è quella che avviene tramite la pubblicazione scientifica, ed in particolare ci soffermeremo sul rapporto tra la diffusione delle nuove tecnologie legate ad Internet e gli articoli scientifici. Non cercheremo di formulare previsioni o di definire rapporti causali esplicativi dei mutamenti in atto, ma tenteremo di comprendere la situazione che si è delineata nell’ultimo decennio grazie alla diffusione sempre più ampia della Rete. Il primo capitolo sarà principalmente di carattere storico e delineerà i mutamenti avvenuti nel particolare ambito della comunicazione scientifica da noi preso in considerazione, ovvero le pubblicazioni scientifiche. Si cercherà di definire il concetto di pubblicazione scientifica per poi approfondire come si sia passati dal libro, come mezzo di comunicazione formale tra gli scienziati, all’articolo scientifico pubblicato su di una rivista scientifica specialistica. Si delineeranno poi, le dinamiche che hanno portato alla cosiddetta Journals Crisis, ovvero la crisi dell’editoria scientifica che si è sviluppata a partire dagli ultimi decenni del Novecento. Introdurremo le iniziative proposte e intraprese da ricercatori, istituti di ricerca e biblioteche, che puntando alle nuove tecnologie sono volte al superamento della crisi suddetta. Nel Secondo capitolo riassumeremo tali iniziative in due modelli principali: il modello chiamato Free Access, che ha come fondamento l’archiviazione online degli articoli scientifici, siano essi pubblicati o meno su di una rivista scientifica, in modo da rendere accessibile, a chiunque abbia la

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Marzella
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Sociologia
  Relatore: Massimiano Bucchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 113

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