Ad inizio del mese l'agenzia delle Nazioni Unite per il sostegno alle popolazioni ha pubblicato un interessante rapporto comparativo sulle condizioni della maternità adolescenziale.

Il rapporto cerca di tracciare il quadro del fenomeno ei suoi sviluppi più recenti presso le aree più povere del pianeta e mostrare le conseguenze delle gravidanze premature in termini economici, culturali e sociali non solo per la madre stessa, ma anche per la società. Il testo propone poi strumenti di sostegno e sostentamento all'educazione e alla salute verso le madri bambine nonché interventi strategici per limitare il fenomeno e rompere quel circolo vizioso che vede spesso un'adolescente diventare presto madre e così, privata di istruzione e di lavoro, destinata all'esclusione sociale e alla povertà.

Gli studi che negli ultimi anni si sono concentrati sul rapporto tra evoluzione demografica, istruzione e crescita economica sono andati crescendo. Tali prospettive di studio ricercano sul piano marco sociale gli effetti delle gravidanze precoci su tutti e tre gli aspetti: una precoce gravidanza si lega all'abbandono della scuola ed una minore possibilità di qualificazione e lavoro. Il legame tra gravidanza, mancanza di istruzione e povertà diviene un vincolo crudele che, attraverso interventi rivolti a favorire un'istruzione delle bambine e un migliore supporto educativo della comunità, può essere infranto e limitato ottenendo buoni risultati nell'affrontare tali problemi.

Problemi che rappresentano oggi un tema fondamentale anche in relazione alla crescita demografica di molti paesi e alla loro necessità di contenerla (come ad esempio in Cina dove le politiche sulla natalità promosse dal governo hanno innescato una decrescita demografica non sul cambiamento delle abitudini sociali e sessuali, bensì attraverso la pratica dell'aborto).

Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo, dunque, alla lettura del documento.